martedì 1 settembre 2020

Back to school: attività rompighiaccio per i primi giorni di scuola, a distanza o in classe


Ci siamo, il 1 settembre è arrivato. Molti di noi si stanno preparando al primo Collegio Docenti (on line o in presenza?) e stanno già pensando a come strutturare i primi giorni di un anno scolastico che si preannuncia complicato.


In questi giorni vorrei condividere alcune idee per attività tipiche “da primo giorno di scuola”, che possono essere adattate a classi diverse (Secondaria di Primo e Secondo Grado) e a diversi contesti didattici, compresa la DAD.


Oggi vi propongo un’attività da proporre in una classe prima, dove non tutti gli studenti si conoscono tra loro, o anche in una classe nuova solo per il docente.


Padlet è uno strumento semplice ma allo stesso tempo molto versatile, che consente, tra le mille altre cose, di realizzare un’attività di presentazione simpatica e perfetta per i primi giorni di scuola.


Dopo aver creato una nuova bacheca e aver cambiato le impostazioni in modo che gli studenti che inviterete possano scrivere, chiedete loro di caricare una propria foto, un selfie magari, e di scrivere a commento qualche riga di presentazione. 




Per rendere il tutto meno banale potreste chiedere loro di rispondere a delle domande particolari, come ad esempio: se fossi un oggetto cosa saresti? Qual è stato l’errore più grande della tua vita? Se potessi avere un super-potere, quale sceglieresti e perché? Insomma, cose simpatiche che poi vi garantiranno una discussione divertente in classe quando leggerete tutto a voce alta, che stabilirà già un’atmosfera positiva e rilassata, e permetterà a voi di iniziare a capire chi avete di fronte (allo schermo?) E anche agli studenti di conoscersi tra loro.





Se siete in classe potete proiettare il Padlet sulla LIM o sul proiettore, e gli studenti potranno interagire attraverso lo smartphone. Se siete in modalità blended, ovvero avete una parte degli studenti in classe e una parte on-line, questa attività è perfetta, perché tutti potranno comunque interagire in tempo reale e collaborare all’aggiunta di post in bacheca.


Se non avete mai usato Padlet e avete dubbi su come creare la prima bacheca, vi consiglio di guardare questo mio video, che va benissimo anche per spiegare agli studenti cosa fare.

Potrete in seguito approfondire cercando su YouTube altri tutorial per le funzioni più avanzate. Vi assicuro che nel corso del tempo questo web tool si rivelerà sempre un buon alleato, per la semplicità di utilizzo e la varietà di attività che permette di realizzare.


Probabilmente la prima volta che lo proporrete ai ragazzi servirà un po' di tempo prima che tutti abbiano capito come accedere, come creare un account e come pubblicare dei post, ma se lo farete durante i primi giorni di scuola potrete poi utilizzare di nuovo Padet in corso d'anno scolastico (per ricerche, lavori di gruppo con distanziamento sociale, presentazioni, ecc...) senza preoccuparvi di dare ogni volta le istruzioni "tecniche".


Ultima chicca non indifferente: Padlet è integrato con le funzionalità di Google Classroom, quindi potrete creare una bacheca e condividerla con gli studenti direttamente nell'ambiente di apprendimento, se lo avete adottato. Non solo: gli studenti potranno caricare un loro Padlet come compito su Classroom. Nel video spiego come fare.


Buon inizio!


giovedì 4 giugno 2020

Idee per l'ultima settimana di scuola (3): le word cloud

Nei giorni scorsi ho iniziato a pubblicare idee di attività carine e utili da proporre durante gli ultimi giorni di scuola. Dopo aver parlato di quiz e canzoni, oggi vi propongo un'altra attività semplicissima e adatta anche alla didattica a distanza.

Una word cloud è, letteralmente, una nuvola di parole, cioè una rappresentazione grafica delle parole che ricorrono più frequentemente in un testo, rappresentate con una dimensione proporzionale alla loro ricorrenza.


La word cloud è utile per analizzare parole chiave e per memorizzare i concetti importanti di un testo, ma può essere utilizzata anche per raccogliere e visualizzare le idee di un gruppo di persone, ad esempio dei vostri studenti.

Esistono infatti molte applicazioni che consentono di creare gratuitamente nuvole di parole a partire da uno o più testi che vengono caricati. Alcune delle più usate sono:

ma vi basterà una rapida ricerca su Google per trovarne a centinaia.

Tuttavia, l'applicazione più interessante per creare una world cloud in modalità DAD è senza dubbio Zeetings. Questo web tool, infatti, vi consentirà di creare la vostra nuvola in tempo reale a partire da parole o frasi che farete digitare agli studenti direttamente dal loro pc o smartphone.

Vediamo come:

1. Per prima cosa andate su https://www.zeetings.com/ e accedete o create un vostro account. Se preferite potete usare quello di Google o Facebook.

2. Una volta entrati, cliccate su "New Zeeting" e poi su "Start adding content"





3) Tra le varie opzioni scegliete prima "Create poll" e poi "Word cloud"





4) Digitate la domanda per gli studenti (A), scegliete quante risposte volete che diano (B), cambiate, se volete, il colore dello sfondo (C), scegliete in che modo volete che appaiano le risposte (D) - io scelgo sempre la seconda opzione.



5) Spuntate il contatore di risposte (E), così saprete quando tutta la classe avrà partecipato.


6) Cliccate su "Create". Nella nuova schermata che apparirà ci sarà un link: vi basterà cliccare su "Start presenting" e chiedere ai vostri studenti di digitare quel link nel loro browser (da pc, smartphone, tablet, ecc...) e di rispondere alla domanda. 


7) Questo è quello che appare agli studenti dallo smartphone: quando hanno finito di rispondere dovranno cliccare su "Submit".



8) Quando tutti avranno risposto cliccate sulla schermata con il mouse e le parole dei ragazzi saranno già state trasformate in nuvola:




Realizzando questa attività potrete chiedere agli studenti ad esempio come hanno vissuto l'anno scolastico, quali difficoltà hanno avuto durante le lezioni a distanza, ecc... e poi mostrare e commentare insieme la nuvola creata, che rappresenterà una sintesi di ciò che pensano. Tenete presente che il numero di caratteri che potranno usare è limitato, quindi la domanda dovrà necessariamente essere semplice.

Un modo secondo me creativo, leggero e utile per salutarsi! 

Inoltre può essere utilizzato con studenti di tutte le età, anche bambini della primaria, adattando la domanda che viene posta.

Warning: valutate bene il gruppo a cui proponete questa attività, perché naturalmente non avete garanzie sul fatto che nessuno scriva parole o frasi inappropriate. Come tutti gli strumenti, anche questo va utilizzato solo se adatto al proprio contesto.

Zeetings è un'applicazione che ha tantissime altre funzioni, tutte molto interessanti per la didattica, se vi interessa sapere di più scrivetemelo nei commenti e preparerò un post o un video tutorial più esaustivo.



martedì 2 giugno 2020

Idee per l’ultima settimana di scuola (2): 5 canzoni da usare in classe


Nel post di ieri ho parlato di come un quiz interattivo possa essere un asso nella manica per le ultime lezioni di quest’anno scolastico. Gioco, competizione, divertimento sono infatti sempre ottime idee per gli ultimi giorni di scuola, quando la stanchezza si fa sentire e la voglia di libertà e spensieratezza degli studenti (e non solo) è palpabile.


In queste condizioni potrebbe non essere semplice gestire le nostre classi e trovare una soluzione che ci consenta di affrontare comunque argomenti importanti o almeno interessanti e che costituisca anche un modo simpatico e piacevole di concludere l’anno scolastico.


Una delle attività che mi piace sempre “sfoderare” nel corso dell’anno e ancora di più durante l’ultima settimana è l’ascolto di una canzone.


Esistono tantissimi brani più o meno recenti che trattano di personaggi o avvenimenti storici, argomenti di attualità, temi collegabili a Cittadinanza e Costituzione, spunti che possono essere affrontati dal punto di vista di varie discipline, anche scientifiche, per non parlare dei brani in lingua straniera, preziosi per i colleghi di lingue.


Far ruotare una lezione e una discussione attorno ad un brano musicale è un modo per mantenere alti motivazione e interesse degli studenti e per abituarli a considerare gli spunti offerti dalle discipline di studio da punti di vista diversi, cosa che favorisce lo sviluppo di flessibilità e pensiero critico. Quindi...perché non provare?


Ecco cinque tra i miei brani preferiti (e collaudati) da usare come spunto per le lezioni dell'ultima settimana di scuola:


  1. Caparezza, Sono il tuo sogno eretico

Una canzone che permette di prendere tre piccioni con una fava, e che consente di organizzare una lezione divertente e partecipataz anche in modalità #DAD. Se ti interessa sapere come la propongo io, puoi consultare il mio lesson plan.


2. Caparezza, Il dito medio di Galileo


Si dice che Caparezza abbia deciso di scrivere “Il Dito Medio Di Galileo” dopo aver scoperto che nel museo omonimo di Firenze è conservato il dito medio di Galileo Galilei, che per l’autore rappresenta un ammonimento per coloro che, ancora oggi, mancano di giudizio razionale. I vostri studenti vedranno Galileo con occhi diversi dopo aver ascoltato questa canzone dal tono irriverente (controllate il testo e valutate se è appropriato per il contesto in cui lo presenterete) e potranno esercitarsi a guardare il mondo di oggi dal suo punto di vista.




3. Francesco Guccini, Don Chisciotte

Questa canzone meravigliosa rimane secondo me il modo migliore per introdurre e attualizzare il romanzo di Cervantes.





4. Francesco De Gregori, La storia siamo noi

Incipit perfetto per una lezione sulla responsabilità, sulla cittadinanza, la politica ecc...


5. Modena City Ramblers, I cento passi

La storia di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, negli stessi giorni in cui l’Italia era sconvolta dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro.

La canzone è meravigliosa, così come il film omonimo di Marco Tullio Giordana, e consente anche una riflessione su cosa ognuno di noi può fare per lottare contro le piccole grandi ingiustizie a cento passi dalla nostra quotidianità.





Spero che questi suggerimenti possano esservi utili, fatemi sapere se usate queste canzoni.



"Sono il tuo sogno eretico" di Caparezza: lesson plan

Fase di attivazione


Proiettare la copertina del singolo della canzone e il titolo e chiedere agli studenti se conoscono l’artista e di provare a capire dal titolo di cosa parla la canzone.



Fase di ascolto


Prima parte


Proporre agli studenti un primo ascolto senza mostrare il testo, e fare un veloce giro di opinioni per vedere se qualcuno ha capito chi sono i personaggi di cui si parla. É probabile che riconoscano subito Giovanna D’Arco, più difficile che capiscano i riferimenti a Savonarola e Bruno.




Seconda parte


Far ascoltare la prima parte con il testo.


A questo punto tutti o quasi avranno riconosciuto Giovanna D’Arco e si potrà velocemente ripassare il suo ruolo nella guerra dei Cent’anni e analizzare alcuni giochi di parole divertenti ed arguti che si riferiscono a lei.




Terza parte


Si procede con l’ascolto della seconda parte della canzone con testo


Saranno ora gli studenti a riconoscere la figura si Savonarola, che si potrà approfondire (io di solito nel corso dell’anno scolastico riesco solo a toccare questo argomento in velocità, quando invece meriterebbe un maggiore approfondimento). 




Grazie all’analisi del testo si potrà anche ragionare sulla figura di Alessandro VI (citato nella canzone solo come Sua Santità) e sul falò delle vanità. Se la classe e il tempo lo permette a questo punto introduco un ragionamento sul rapporto tra tendenze umanistiche ed anti-umanistiche nella cultura del ‘500.






Quarta Parte


Infine ascoltiamo l’ultima strofa e trasferiamoci a Campo de’ Fiori...




Conclusione

Per concludere promuovo una discussione più approfondita  a partire da domande stimolo, ad esempio: cosa hanno in comune questi tre personaggi? Chi sono gli eretici oggi? Nella nostra epoca può essere ancora rischioso esprimere liberamente il proprio pensiero, le proprie idee, il proprio modo di essere?







domenica 31 maggio 2020

Idee per l’ultima settimana di scuola (1): Jeopardy!

Questo incredibile, assurdo e irripetibile (speriamo) anno scolastico sta volgendo a termine, e probabilmente tutti gli insegnanti (e gli studenti) staranno già facendo il conto alla rovescia in vista della fine delle attività didattiche.

In genere durante l’ultima settimana di scuola mi piace proporre ai miei studenti attività più leggere e divertenti, che permettano allo stesso tempo di ripassare gli argomenti più importanti affrontati e di riflettere sul percorso svolto insieme, non solo in termini di apprendimento, ma anche di relazioni instaurate, difficoltà superate e esperienze di cui far tesoro.

Quest’anno tuttavia la #didatticaadistanza ha scombinato tutti i nostri progetti, e potrebbe sembrare più complicato del solito organizzare questo tipo di attività. In realtà ci sono idee, app e strumenti tecnologici che ci vengono incontro e che ci permettono di proporre lezioni utili e allo stesso tempo divertenti, così da salutare i nostri studenti nel modo migliore.

La didattica ludica è sempre un grande asso nella manica di noi insegnanti, perché tutti amano giocare (non importa l’età) e misurare le proprie conoscenze con un po’ di sana competizione. 

Una delle armi che ho deciso di sfoderare è Jeopardy!

Uno dei giochi a quiz più interessanti ed utili in ambito didattico è il classico Jeopardy.
Il gioco prevede che il “concorrente” scelga l’argomento generale a cui si riferisce la domanda e la difficoltà della stessa, da cui dipende il punteggio che si guadagnerà in caso di risposta corretta.

Foto tratta da things with buzzers: playing Jeopardy ...andygrunwald.com

La versione didattica che ho realizzato prevede la possibilità di poter scegliere tra due materie (nel mio caso Italiano e Storia) e all’interno della stessa materia tra diversi argomenti.

Sarà necessario preparare una domanda per ogni punteggio e argomento, avendo cura di dividerle per difficoltà in base ai punti assegnati in caso di risposta corretta. Naturalmente ci dovranno essere tante domande almeno quanti sono gli studenti della classe. 





Per giocare è necessario dividere gli studenti in squadre e sorteggiare l’ordine con cui i vari giocatori, di volta in volta, sceglieranno materia, argomento e punteggio della loro domanda. Vince la squadra che, esaurite tutte le domande, avrà raggiunto il punteggio più alto grazie alle risposte dei suoi membri.

Potete scegliere voi la tipologia delle domande (risposta aperta, scelta multipla, vero e falso, ecc...) in base all’età dei ragazzi, alla materia, al livello della classe ecc... A volte ho giocato proponendo semplicemente delle immagini (di personaggi storici o di opere d’arte) che gli studenti erano tenuti a commentare e a collegare ad un certo contesto storico o letterario.

Inoltre potete decidere se, in caso di risposta errata, assegnare zero punti alla squadra del giocatore o addirittura sottrarre il punteggio della domanda.

Devo dire che Jeopardy si è sempre rivelato un successo in classe, ma si può facilmente proporre anche in modalità #DAD, anche semplicemente condividendo il proprio schermo e mostrando agli studenti un file con il tabellone delle domande.

Per rendere il gioco già interattivo, la competizione più serrata e l’attenzione dei ragazzi più alta, si possono utilizzare Power Point o Google Slides, linkando le slide tra loro. In questo tutorial vi mostro come ho fatto io.

Spero che questa idea vi possa essere utile, sarei contenta di sapere se l’avete utilizzata e come è andata. Se volete lasciatemi un commento. 

domenica 4 novembre 2018

eTwinning e CLIL: la mia esperienza

Ciao a tutti!
Durante lo scorso anno scolastico ho portato avanti un progetto eTwinning basato sullo studio di argomenti storici in inglese, applicando quindi la metodologia CLIL. 

Ho descritto questa esperienza in un breve articolo che farà parte degli atti della conferenza "Innovation in Language Learning" che si terrà a Firenze l'8 e il 9 novembre 2018. 

Non potendo essere presente personalmente, il mio intervento è rappresentato da questa presentazione virtuale, che ripercorre (in inglese) i passaggi più importanti del progetto e i benefici maggiori che gli alunni ne hanno ricavato in termini di acquisizione di competenze linguistiche, storiche e trasversali.

Spero possa essere interessante per chi desideri approfondire la metodologia CLIL o semplicemente iniziare ad utilizzare la piattaforma eTwinning. Come sempre i commenti sono sempre graditi!


giovedì 24 maggio 2018

LearningApps per lavorare sul lessico storico

Ciao a tutti!

Oggi vorrei condividere un'attività che ho creato con Learningapps.
Sto preparando un'ottima terza per l'esame finale del primo ciclo e in quesi ultimi giorni di scuola stiamo effettuando molte simulazioni del colloquio d'esame.
Devo dire che i ragazzi sono davvero bravi e mi sembra che la loro preparazione sia a buon punto, ma noto spesso che alcuni alunni sono ancora un po' carenti per quanto riguarda l'uso del lessico specifico della storia.

Ho deciso allora di creare un giochino interattivo semplice e divertente per far acquisire alcune espressioni importanti che possono di certo tornare utili durante l'esame.
learningapps.orgè una piattaforma web che consente di creare in modo velocissimo ed intuitivo delle app per l'apprendimento, senza avere praticamente nessuna competenza informatica. Basta infatti scegliere uno dei modelli disponibili e compilarli con i contenuti desiderati.

Io ho scelto il modello "memory", in cui le espressioni storiche vanno abbinate correttamente tra loro secondo le modalità del famoso gioco con le carte. Ecco il risultato:  Lessico storico - Memory

Per chi non vuole creare una propria attività personalizzata, l'applicazione consente anche di visionare un vasto catalogo di esercizi già pronti (divisi per materia) che possono essere liberamente utilizzati.

Vi consiglio davvero di dare un'occhiata a questa applicazione, perché in pochi minuti vi permetterà di creare risorse utili utilizzabili sia nel lavoro in classe che come compiti da assegnare a casa.

Fatemi sapere se avete utilizzato la mia attività storica e se vi è stata utile.

A presto

Marianna


Back to school: attività rompighiaccio per i primi giorni di scuola, a distanza o in classe Ci siamo, il 1 settembre è arrivato. Molti di no...